Sui problemi dei risultati, sulla verità dei dati, sulla credibilità delle statistiche, però, c'è confusione, polemica, dubbio. E' necessario che ogni coppia debba discutere, al proprio interno e con il medico, i costi e i benefici dei trattamenti e prendere le decisioni con serenità e buon senso.
Le cause degli insuccessi delle tecniche di procreazione assistita sono numerose. Una delle più importanti è la risposta della paziente alla stimolazione ovarica. Le donne, che vengono indicate come bad responders o low responders, sono molto numerose e il loro numero tende a crescere.
Il motivo principale è che molte di queste donne hanno più di 37 anni e un FSH elevato (cioè l'inizio di transizione verso la menopausa). L'ovocita, invecchiando, va incontro a un deterioramento che riguarda il patrimonio genetico contenuto nel nucleo. Gli ovociti possono anche produrre un embrione, ma si tratterà di un embrione debole, imperfetto, che avrà un basso indice di impianto. Per questa ragione con l'avanzamento di età aumenta il rischio di aborti genetici.
Altri motivi di cattiva risposta agli stimoli sono ripetuti interventi chirurgici all'addome o l'endometriosi.
Altro insuccesso può essere causato dall'impianto: il trasferimento di embrioni non ha portato ad una gravidanza. Molte coppie sono pronte a ritentare, altre dichiarano di non essere disposte ad affrontare ulteriori tentativi. Naturalmente si può ritentare appena sono scomparsi i segni del trattamento precedente, il che vuol dire, in genere, attendere uno o due mesi. Prendere decisioni definitive in un momento in cui il sentimento dominante è quello della delusione, è sbagliato. Proprio perché questa sensazione è una delle peggiori complicazioni delle tecniche di procreazione assistita. L'unica strada per diminuire l'impatto negativo della delusione è quella che passa attraverso il dialogo, il solo mezzo utile per trasferire alla coppia informazioni oneste e complete; non fa parte di questo dialogo la recita di statistiche più o meno corrette. Una delle domande poste da molte coppie e alla quale è un po' più difficile rispondere, riguarda le probabilità complessive di successo legate alla ripetizione dei trattamenti.
Ci sono, però, anche altri problemi: tanti follicoli apparentemente normali, ma dai quali non si estraggono uova; ottime uova che non si fertilizzano; uova fertilizzate che non procedono nello sviluppo e non formano embrioni.
Alcuni insuccessi sono dovuti a errori del medico o del biologo o a problemi specifici del laboratorio. Una delle cause più frequenti di fallimento è l'errore nei tempi di esecuzione delle cure: per esempio l'iniezione che doveva essere fatta alle sei del pomeriggio viene fatta alle sei del mattino. Un'altra è l'iniezione del farmaco sbagliato (l'HCG invece dell'HMG, perché le scatole sono simile). Non sapere cogliere il momento giusto, rinviare un prelievo, anticipare un trattamento, non notare una cosa pur se evidente, occuparsi solo del trattamento dimenticandosi completamente della donna, anche questi sono errori del medico non giustificabili.
Anche l'età del padre è un fattore di rischio per queste anomalie: oltre i 35 anni aumentano le anomalie negli spermatozoi, anche se i gameti maschili vengono prodotti di continuo.
I terreni di coltura e le sostanze usate in laboratorio potrebbero avere effetti teratogeni (che potrebbero causare difetti congeniti). Anche l'uso delle tecniche nuove e non del tutto sperimentate potrebbe essere causa di mal conformazioni nei bambini.
In linea di principio, una gravidanza che inizia con un concepimento assistito dovrebbe essere uguale a qualsiasi altra iniziata spontaneamente. In realtà non è così, perché in termine di tensione, di ansia, di sofferenza, di delusioni, spesso anche in termini economici ha un prezzo molto elevato. Ogni doloretto di pancia sarà motivo per riposarsi a letto, per una visita medica e un'iniezione di analgesico, la nausea e il vomito dureranno un po' di più, il numero di ecografie e di esami di laboratorio sarà un po' elevato, gli spaventi ( la cuginetta che ha la rosolia e nessuno lo sapeva) e le conseguenti telefonate al medico molto più numerose.