Una soluzione semplice, nel caso sia accertata una limitata produzione di sperma, è quella di limitare la frequenza dei rapporti e di concentrarli nel periodo di massima fertilità della donna. Carenze ormonali si curano con farmaci specifici, il varicocele si cura con l'intervento chirurgico, mentre eventuali infezioni si curano con antibiotici tarati sul germe individuato.
Un'eventuale ostruzione al percorso che lo sperma deve compiere (ostruzione tubarica), se lieve, può essere risolta con idrotubazioni (introduzione nell'utero attraverso il canale cervicale di una piccola quantità di aria seguita da liquidi medicati e poi ancora aria), se più accentuata, per via chirurgica. Le disfunzioni ormonali nella femmina possono essere curate con farmaci specifici, che, tuttavia, possono aumentare le possibilità di parti plurimi.
Molte situazioni responsabili dell' infertilità possono essere superate attraverso un ciclo di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), ponendo la coppia nella condizione di poter concepire. In alcuni casi, la PMA rappresenta l'unica possibilità terapeutica (ad esempio in caso di occlusione tubarica bilaterale), in altri casi rappresenta l'ultima possibilità, qualora altri trattamenti non siano riusciti a ripristinare una fertilità spontanea (ad esempio una subfertilità del liquido seminale), in altri casi ancora può rappresentare una scelta rispetto a trattamenti più semplici, ma non sempre ugualmente efficaci (ad esempio in caso di infertilità idiopatica).In queste situazioni, l'impostazione del programma terapeutico deve tenere in considerazione fattori oggettivi legati alla coppia (età della donna, durata della infertilità), fattori oggettivi legati al tipo di trattamento (efficacia, costi, rischi), ma anche fattori soggettivi: la coppia deve essere messa in grado, attraverso una corretta e chiara informazione, di poter scegliere il trattamento che maggiormente risponde alle proprie esigenze individuali.